sabato, dicembre 03, 2016

Thoughts [ About Hate ]

That’s how much I love you, That’s how much I need you And I can’t stand
Must everything you do make me wanna smile
Can I not like you for awhile? No..


but you won’t let me
You upset me, and then you kiss my lips
All of a sudden I forget that I was upset
Can’t remember what you did

But I hate it You know exactly what to do
So that I can’t stay mad at you For too long, that’s wrong

I hate it
You know exactly how to touch So that I don’t wanna fuss and fight no more
So I despise that I adore you

And I hate how much I love you boy, I can’t stand how much I need you
But I just can’t let you go, And I hate that I love you so..

And you completely know the power that you have
The only one that makes me laugh

Sad and it’s not fair how you take advantage of the fact that I
Love you beyond the reason why And it just ain’t right

One of these days maybe your magic won’t affect me
And your kiss won’t make me weak
But no one in this world knows me the way you know me
So you’ll probably always have a spell on me..





mercoledì, novembre 16, 2016

Thoughts [ Respect ]



Il rispetto è un valore universale che tutti dovremmo adottare in maniera incondizionata. Tuttavia, esiste anche chi lo pretende per se stesso senza considerare gli altri, reclamando un diritto che perde così ogni aspetto di empatia o vicinanza emotiva. Perché il rispetto non ha nulla a che vedere con le restrizioni, e se non si è capaci di offrirlo, non lo si dovrebbe neppure pretendere.
L’etimologia delle parole ha sempre da insegnarci qualcosa di saggio. In questo caso, risalendo alle radici della parola “rispetto” si trova “respectus”, derivante a sua volta da “respicere”, termine che significa riguardare, aver riguardo, ma soprattutto: “godere di una saggezza tale da vedere le cose per quello che sono”.


Senza rispetto tutto va perduto: l’amore, l’onestà, l’integrità… Pochi valori sono tanto essenziali come la capacità di rispettarsi l’un l’altro, con le proprie differenze e particolarità.

Tutti noi sappiamo cosa si prova quando qualcuno ci manca di rispetto. Le ingiustizie esistono in qualsiasi ambito: famiglia, scuola, lavoro, coppia.
È importante sforzarci di riflettere un po’ di più su questo termine, perché proprio come disse Kant al riguardo, il rispetto va di pari passo con la dignità verso se stessi e verso chi ci circonda.
Il rispetto parte sempre da se stessi, perché più alto è il nostro livello di autostima, più saremo in grado di rispettare gli altri.
La capacità di rispettarci integralmente e con autenticità implica la capacità di sviluppare i seguenti aspetti:
  • Avere un atteggiamento positivo verso noi stessi, riconoscendo i nostri meriti, e oltretutto, dimostrando di poter agire in accordo con i nostri valori e bisogni.
  • Sapere che abbiamo il diritto di essere felici, di difenderci di fronte alle ingiustizie, di avere i nostri spazi e di far sentire la nostra voce.


  • Avere la consapevolezza di meritare ogni singolo obiettivo raggiunto, rinforzando la nostra autostima e, di conseguenza, facendoci responsabili di ogni trionfo, di ogni decisione presa e persino di ogni errore commesso.
Comprendendo ed interiorizzando questi tre aspetti, potremo raggiungere la consapevolezza che anche chi ci sta intorno merita lo stesso. 
Perché chi è incapace di rispettare se stesso, non proverà nulla di fronte al dolore degli altri.
Rispettare vuol dire innanzitutto accettare gli altri per quello che sono, mostrandosi sensibili verso le loro necessità. Una persona che manca di empatia ed è incapace di mettersi nei panni degli altri, difficilmente riuscirà ad avvicinarsi emotivamente alle altre persone, dimostrando umiltà e tolleranza.
Erich Fromm tratta il tema del rispetto in maniera esaustiva all’interno del suo libro “L’arte di amare”. Secondo il celebre filosofo, umanista e psicoanalista, tale termine non può essere associato alle parole timore o imposizione. Quando rispettiamo un altro individuo, non può essere per paura o sottomissione, come accade in certe relazioni padre-figlio – e talvolta persino all’interno delle dinamiche di coppia.
Il rispetto non si compra e non si vende, ma nemmeno si regala: 
il rispetto si guadagna.
Il rispetto dovrebbe essere un atto scaturito da un senso di ammirazione: “io ti rispetto perché ammiro il tuo modo di essere, perché mi sento vicino a te e provo empatia verso la tua persona”. Naturalmente siamo consapevoli del fatto che ciò non sempre accade; molte volte ci troviamo di fronte a situazioni di questo tipo:
  • Esiste chi attribuisce alla propria persona tutto il valore, i migliori atteggiamenti, e per questo esige un rispetto quasi reverenziale, minimizzando i diritti degli altri.
  • Chi non rispetta se stesso, chi è privo di iniziativa e autostima, richiede che gli altri gli mostrino rispetto per esercitare il potere, per nutrire il suo ego e supplire alle proprie mancanze. 
Si tratta di comportamenti molto distruttivi.

Portare rispetto non costa nulla, ma fa molto.
Il rispetto per gli altri è il valore intrinseco più nobile che si possa esercitare giorno dopo giorno. Ebbene, proprio come già specificato, non bisogna mai conferirlo agli altri per asservimento o perché ci viene imposto. Ogni gesto sincero deve sorgere dalla libertà del proprio animo, mai dalla paura.
Rispettare significa tollerare pensieri diversi dal proprio, accettare che esistono altri modi di vedere il mondo e che ciascuno di essi è ugualmente lecito. Se non tolleriamo che i nostri figli esprimano i propri pensieri e prendano le proprie iniziative, ci staremo opponendo alla loro crescita personale. Di conseguenza, agiremo mancando loro di rispetto.
A sua volta, una coppia fondata sui valori di uguaglianza, onestà e complicità delle piccole cose, favorirà la creazione di una relazione sana e soprattutto felice. Perché c’è rispetto, perché c’è armonia, la stessa che dovremmo riporre in ciascuna persona che entra nella nostra vita o vi si trova solo di passaggio, così come in ogni animale o nella natura stessa.
Perché il rispetto è la base della nobiltà, è una virtù che dovrebbe sempre definire il genere umano.
Il rispetto è un atteggiamento che favorisce le relazioni interpersonali adeguate e soddisfacenti. Esso è inoltre necessario per una convivenza senza conflitti, in cui si accettano le differenze tra le persone.

  • A cosa serve il rispetto?
Rispettare consiste nel misurarsi con le diverse posizioni dell’altra persona, e ci aiuta, quindi, a non giudicarla per la sua scelta o opinione; nel tenere conto dell’altro nelle sue differenze individuali, senza cercare di manipolarle e senza pretendere che l’altro si comporti diversamente da come è.

  • Come si può riuscire a rispettare tutti?

Rispettare è rendersi conto che ogni persona ha diritto di scegliere di essere come è realmente, con il suo modo di pensare, di esprimere la propria opinione, di sentire, di agire e persino di scegliere i suoi gusti e le sue preferenze di vita.
Se ciascuno ha dunque il diritto di essere chi decide di essere, nessun altro può permettersi di obiettare o decidere per lui/lei.

  • In che modo si dimostra il rispetto?

Il rispetto si manifesta quando non si giudica l’altra persona in base alle sue motivazioni, decisioni, comportamenti o stili di vita, né le si rimprovera nulla o la si recrimina per come è, aspettandoci che sia diversa.
Il rispetto consiste dunque nel miglior modo di dimostrare a una persona che la accettiamo nella sua individualità e nella sua totalità, accettandola per quello che è e non per ciò che vogliamo o pretendiamo che sia.

  • Come si esprime il rispetto?

Il rispetto si dimostra tramite l’Empatia, ossia partendo da quell’atteggiamento comunicativo che dimostra che siamo consapevoli, accettiamo e rispettiamo com’è l’altra persona, nonostante talvolta non condividiamo le sue decisioni, opinioni o comportamenti.
L’empatia è lo strumento utilizzato all’interno della comunicazione assertiva, e corrisponde alla capacità di ascoltare l’altro, osservando il modo in cui ci parla, prestando attenzione ai suoi sentimenti e alle sue esperienze personali.
In questo modo, si esprime comprensione e intesa verso i suoi diritti, e se la comunicazione procede, si può esprimere la propria opinione. Questa, anche se è differente da quella dell’altro, è rispettosa nei riguardi delle motivazioni altrui.

  • Quando è più difficile rispettare?

Rispettare si fa più difficile quando si vuole a tutti i costi aver ragione, e si è convinti che la propria posizione è in assoluto l’unica possibile, e corrisponde all’unica assoluta verità.
D’altra parte, il rispetto viene meno quando si adotta nei confronti degli altri un atteggiamento aggressivo fatto di comunicazione non verbale, gesti irrispettosi, pur utilizzando le parole adatte.
Per il rispetto…È importante capire che la nostra posizione non è che una semplice possibilità tra le altre.
Si deve sempre parlare in prima persona, esprimendo le proprie opinioni e i propri punti di vista, non delle “leggi come verità assolute”.
È necessario accettare il fatto che le nostre percezioni, anche se ci possono sembrare oggettive, non lo sono in nessun caso. Le percezioni di ognuno sono infatti legate ad interpretazioni personali, basate sulle precedenti esperienze, sugli stati d’animo e persino sulle credenze che esistono da sempre in ogni persona, in funzione del proprio apprendimento.
Quando ci dirigiamo agli altri e lo facciamo attraverso l’empatia, ciò comprende l’ascolto e l’osservazione delle posizioni degli altri, così come l’accettazione del loro diritto di essere ciò che vogliono essere.


Il rispetto è la considerazione speciale che si da a qualcuno.


lunedì, novembre 07, 2016

Thoughts [ Happy Birthday ]


Happy Birthday
November 6 2024



Comcast Center.
La sorpresa di Cynthia.




" Lungo il cammino delle vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità. Evitate di dare dispiaceri ai vostri simili ma, al contrario, vedete di procurare loro gioia ogni volta che potete! "


Flowers. Patrol.














L'usanza di celebrare la propria data di nascita ha origine da antiche usanze pagane, che per l'occasione erano soliti fare gli auguri al festeggiato nell'intento di proteggerlo dalle forze del male e di auspicare per lui salute e sicurezza per l'ulteriore anno che stava per iniziare.
Water Works Restaurant in Fairmount Park
I primi a celebrare tale usanza furono gli antichi Egizi, che erano soliti omaggiare il faraone preparando per lui un banchetto pieno di ogni sorta di prelibatezze. In Mesopotamia ed in Egitto si riteneva importante registrare il giorno della propria nascita poiché era essenziale per realizzare l'oroscopo. Secondo la cultura indiana è importante stabilire lo Spirito Guida. 

L'usanza di soffiare le candeline al termine dei festeggiamenti invece, in epoche remote, aveva il solo scopo di allontanare dal festeggiato eventuali spiriti maligni, poiché si credeva che il fumo causato dallo spegnimento, allontanasse la presenza degli stessi durante la sua ascensione. 
Betty
Alcuni ritenevano inoltre che il fumo sprigionato dalla fiamma potesse trasportare i desideri fino al cielo, tanto che ancora oggi per molte persone è consuetudine esprimere un desiderio prima di soffiare sulle candeline.  


Rakèni and Ènska 
Festeggiare l'anniversario della mia nascita nel modo occidentale, con le persone con le quali trascorro la maggior parte della mia giornata, o della mia permanenza in questa città che mi ospita, è stata un'occasione felice per accogliere le usanze che mi appartengono in quanto inglese di sangue e americana per diritto di nascita. Lo devo alla terra che mi ha dato i natali, senza cambiare ciò che sono. Una Indiana.

" Essere indiano è un atteggiamento, uno stato d'animo, un modo di essere in armonia con tutte le cose e tutti gli esseri permettendo al cuore di essere il distributore di energia su questo pianeta. Consentire sentimenti e sensibilità per determinare dove va l'energia, portando vitalità dalla Terra e dal Cielo, mettendola dentro di sè e regalandola proiettandola dal cuore."
Drosera Capensis


[pag.54]



Cosetta - Rabbit Satin


Page 57 [ Calliope ]

Quando:  Giugno 11.2016
Dove:  Force Building
Perchè: "Nerdare" con il Libro.
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Doc
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Thorne. Primario.
Saluda, Virginia April 25 1997
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Saluda. Campagna. Girasoli.
Relazione e Trasferimento ca casa di [pag.10]
Summer cagnolina amica di [pag.55]

Domenica da dimenticare. 
bungee jumping con vomito.
Bday November 6 2024







"Ci piace pensare ad ogni ramo come fondamentale per la vita dell'Albero.
Tanti Auguri Wents!"


Cafè Parisien July  9 2024



Professionale.
Competente. sicura.
Dolce. Premurosa.
Attenta. Generosa.
Fragile.

Fobia della folla.
Terapia.
No tranquillanti. Parco.
PanChake. Caffee.







Aggiornamento 2027

Il sentimento che lega due donne in amicizia supera le assenze e le distanze.
E' un'ottima cuoca. Biscotti e Tea.
Conversione inglese in atto.

Pagina 57
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[Informazioni Base Segreta]


Nome: Calliope Mary
Cognome: Bennet (da nubile) Mitchell (coniugata con Jordan J. Mitchell)
Alter Ego: --
Nata a: Saluda, Virginia - Aprile 25 1997 (29 anni)
Altezza: 170 cm circa
Capelli: Castani
Occhi: Castano chiaro
Gene X - Teletrasporto
Primario Philadelphia General Hospital - Thorne Industries
Parenti: Padre mai conosciuto, Madre nuova vita a NYC, Jordan (Convivente)
Animali domestici: Troppi. Summer (cane)




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domenica, ottobre 30, 2016

Thoughts [ About Love #2 ]


“Amare alla follia” può essere un’esperienza emotiva molto forte che, per certi aspetti, può anche spaventare

Crazy, Stupid, Love
I hate you, I hate that I love you, I hate that I want you


Amore:  
Un termine inappropriato per definire qualcosa che non è facilmente riassumibile in cinque lettere. Troppe sfaccettature, troppe sensazioni e innumerevoli sentimenti non possono racchiudersi in un solo termine, sarebbe riduttivo, ed in realtà assume così tante sfumature da non avere una definizione univoca. Di fronte all’amore, ci sentiamo vulnerabili e allora abbiamo bisogno di dare una definizione, una forma precisa a un sentimento per il quale, a volte, perdiamo il controllo.

E' la paura di perdere il controllo, la certezza che le nostre difese possono essere abbattute con un semplice e lieve soffio, che ci fa rifiutare di ammettere i sentimenti. Si può dare razionalità ad un sentimento che non ha nulla di razionale? No. Possiamo "odiare" la fonte della nostra confusione, cullarci nell'illusione che così facendo il nostro bozzolo possa reggere ancora. Del resto l'Odio non è il contrario dell'Amore, è solo una forma di amore: in alcuni casi perduta, in altri esagerata.


Leonardo Felice Buscaglia diceva:
L’amore perfetto dovrebbe essere quello che tutto dona e nulla chiede in cambio.
Un amore, beninteso, pronto ad accogliere in letizia tutto ciò che gli venisse offerto. E quanto più gli verrebbe dato, tanto meglio sarebbe. Ma non dovrebbe sollecitare nulla, giacché chi non chiede e non si aspetta nulla non va incontro a disappunto e a delusioni.
Solo l’amore che esige una contropartita porta con sé il dolore. 

Anthony De Mello diceva:
Come si possono amare le persone quando si ha bisogno di loro? 
Le si possono soltanto usare. Se io ho bisogno di te per essere felice, ti devo usare, ti devo manipolare, devo trovare mezzi e sistemi per conquistarti. 
Non ti posso lasciare libero. 
Come puoi amarmi davvero se pretendi che io sia gentile, per esempio, o rispettoso o disponibile con te? 
Io amo perché lo devo, io amo perché lo voglio.

Amare per davvero significa sapere, riconoscere e assumere che le persone hanno tanti difetti quante virtù, che probabilmente alcune abitudini ci danno fastidio, che non è tutto rose e fiori e che non viviamo in una favola fatta di principi e principesse innamorati. No, l’amore vero è qualcosa che va più in là dell’amare le coincidenze. Un amore sincero e vero significa innamorarsi delle differenze con grande intensità, tollerare i difetti e aprire le porte della fiducia. [1]

Non si può dire di amare un’altra persona fino a che non se ne conoscono i demoni, l’ira, la rabbia e le contraddizioni. Bisogna amare davvero per capire che in una relazione non tutto è bello, bensì che c’è anche del caos, accompagnato dalla dinamite.
L’amore è convivere prendendosi cura di molti dettagli, costruire un puzzle e fare castelli in aria a base di sogni e delusioni. Se comprendiamo tutto questo, allora capiremo il vero valore della permanenza, del fatto che esistono sentimenti che restano, che non sono usa e getta.
Amare per davvero è una grande sfida.

Per amare senza dipendenza e necessità, bisogna prima dare valore a se stessi. Ciò significa che per dire “ti amo”, prima bisogna sapere dire “mi amo”. L’amor proprio e la conoscenza di se stessi sono la chiave per stabilire relazioni sane. 

“Se l’amore fosse un albero, le radici sarebbero l’amor proprio. Più amiamo noi stessi, più frutti riceveremo dal nostro amore per gli altri e più duraturi saranno nel tempo”


È normale e naturale che non ci piaccia tutto del nostro partner. 
Nonostante ciò, le differenze rendono bello e completo l’amore. 
Se amiamo solo ciò che ci piace o nel modo in cui lo idealizziamo, l’affetto non sarà duraturo, dato che siamo esseri pieni di luci e ombre.

Amare non significa avere bisogno, bensì preferire.
La dipendenza e l’amore sono talmente opposti che se li obblighiamo a convivere finiscono per distruggersi a vicenda. Nessuno al mondo ha la responsabilità di completare ciò che ci manca. Per questo motivo, preferire, invece di avere bisogno, dona più valore alla persona che amiamo, perché la valorizziamo per chi è e non per ciò che ci dà.

Per costruire l’amore, bisogna formare una squadra e stabilire le regole del gioco. Per poter giocare insieme, dobbiamo essere coscienti del fatto che è necessario comunicare, ascoltare con sincerità ed empatia, dialogare apertamente ed eliminare le pretese. L’amore si costruisce sulla base del sostegno, del riconoscimento e dell’affetto vero. Grazie a queste premesse, è possibile costruire qualcosa migliore dell’amore: la complicità.

Se per restare accanto a qualcuno dobbiamo sacrificare una parte di noi e della nostra vita, anche in questo caso l’amore ci distrugge. L’amore si basa sul rispetto e sulla crescita individuale di ognuno dei due membri della coppia. Se l’amore fa male, significa che non è amore, che stiamo confondendo i sentimenti e che ci stiamo facendo del male. Se stiamo affogando, è il momento di risalire in superficie. Non siamo noi a dover cambiare per poter combaciare con il partner, semplicemente forse ancora non abbiamo trovato le scarpe della misura giusta per noi. Se la relazione è fonte di sofferenza, la cosa migliore è lasciare andare. Se uno dei membri della coppia rifiuta una parte dell’altro, allora è il momento di dire addio e lasciare andare. È il momento di ristabilire le priorità e capire cosa ci fa soffrire per potersene liberare.


The greatest thing you'll ever learn, is just to love and be loved in return.

Opening October 10.2024 BB Lux



mercoledì, ottobre 19, 2016

Page 55 [ Harren ]

Quando: Giugno 16.2024
Dove:  Piazzale esterno Force Building
Perchè: --
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èrhar
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Jack Russell 
Settembre 2023
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Appartiene a [pag.6]

Zompettante. Attivo.
Intelligente. Agile. Veloce.
Non abbaia senza motivo.


Riusciamo a comunicare in modo eccellente.
[pag.6] Non lo sà, ma stiamo instaurando un legame telepatico.


Cucciolo.







Antipatia verso Mutante Beast.
Ha conosciuto PG [pag.10] e Summer [pag.57]

Annusa Cosetta e la usa come pallina.


Aggiornamento 2027

Vive con Ginevra nell'appartamento al Phoenix, in JFK Square.

Pagina 55

domenica, ottobre 16, 2016

Thoughts [ Law of the righteous ]


Pace non è solo il contrario di guerra, non è solo lo spazio temporale tra due  guerre, pace è di più. Pace è la legge della vita umana. Pace è quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere umano regna la giustizia.”                                                                  Detto Mohawk



« Le sue parole mi attraversarono come lame affilate e roventi. Una dopo l'altra provocandomi infinite ferite, nell'animo, nella mente, nell'orgoglio, nella dignità. Non lo guardai, non riuscivo a sostenerne il suo sguardo, non più. Quando mi si avvicinò per parlarmi a breve distanza dal volto, girai appena il capo, ne incrociai lo sguardo per un attimo, poi le palpebre si abbassano per interrompere quel contatto visivo. Lo ascoltai in un silenzio quasi tombale, nemmeno il respiro era tale da essere udito. Non parlai, non a voce almeno, il mio corpo lo fece, ero stata colpita in modo preciso e forte. Le mani si intrecciarono, le dita torturavano gli anelli.
Affondò la lama con atroce violenza quando mi sorrise. 
Mi sembrarono minuti infiniti quelli in cui mi riversò addosso tutto quel risentimento e tutta quella delusione. La delusione di essere stato tradito. 
Dischiusi le labbra, ma non pronunciai nessuna parola, nè a mio favore, nè a discolpa dei miei colleghi accusati, nè contro il criminale che aveva messo in dubbio la nostra integrità. Deglutii, e mi sembrò di respirare dopo un tempo infinito e solo quando lui spostò la sua attenzione, avevo il respiro spezzato ed una assurda insicurezza su parlare o meno. Decisi di non farlo, per una volta non avevo parole da pronunciare, non in quel momento, non in quel luogo. Aspettai che si fosse allontanato. Lo segui con lo sguardo fino alla soglia dove prima di perdere il contato, a dispetto del fastidio che sapevo potergli procurare, gli sussurrai nella mente » *Scusa*
October 12 2024

mercoledì, ottobre 12, 2016

Thoughts [ Nightmare of the maze ]


 
Stuck in a maze, a labyrinth of hate.
Shattered doors in a mask of haze.
Struggling madly in a cage.
Desperately searching for a way out of the maze.
Running blindly not feeling the floor, nothing to stand on we fall.
Lost in the halls, I'm looking for the doors.
Confusion!
My Senses are dying. My soul is crying.
Let me out, let me. Out! I'm screaming!
Running blindly through the visions.
Barefoot and defenseless.
Running blindly through the dark, infested woods.
Time and time again.
Disillusion!
I'm deeper in the maze.
Further from the light. I scream out of the confusion. 
I'm being consumed by confusion.
My world has been shattered.
Crippled!
All we have left is fragments of doors.
Though we once had but never had.
We've all been fooled. Confusion
I'm living in a demented labyrinth.
Tortured. Lost. Crippled.
I'm a part of this confusion.
 Shattered confusion. Shattered vision.
All that I have left is illusion.
I'm screaming at the confusion.
I'm being consumed by confusion.
In an abstract, in a world of confusion!




When the sun did rise, I opened my eyes and I was by your side.
" We'll get through this together "



domenica, luglio 03, 2016

11:00 AM -

Page 51 [ Mark ]

Quando: Giugno 20.2024
Dove: Pub - Old City
Perchè: Compleanno [ pg. (Josephine) ]
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Rookie
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Febbraio 10.2003 - Philadelphia ( Pennsylvania )
Abilità: Super velocità
Wolves
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North Town. 
Amici più grandi. Ragazze più grandi. Ambiente corrotto e malsano.
Alto. Atletico. Fisico asciutto. 
Capelli corti. Occhi profondi e neri.
Pelle olivastra.
Allegro. Ironico.
Furbo. Sveglio. Perspicace.
Abbigliamento attento. Colloquio. Intenzione: Buona impressione.

Amico di [ pg. ]
Coinquilino di [ pg.   ]

Piccolo criminale, mai condannato.
Voglia di cambiare.

Vigilante. [ Monitorato ]


Nero: Oscurità. Vuoto. Abbandono. Mistero. 
Barriera tra la persona e il mondo. 
Madre. Assente in senso affettivo, presente in senso economico.
 Nonni. Affetti ormai perduti. Unico ricordo di un'infanzia normale.
Padre. Assente. Mostro.
Sicuro. Caparbio. Coraggioso. Deciso.
Idee chiare. Intenti nobili. 
Giovane. Tremendamente Giovane.
Sincero. 
Spirito di Sopravvivenza esasperato. Attaccamento alla vita.
Odio profondo. Terrore  verso la Madre.
Mancanza di tecnica nel combattimento, ma grande volontà e inventiva.
Casual. 
Mente chiara. Ideali certi. Nessun timore a manifestarli.
Maglietta con logo.
Lotta contro le ingiustizie.
Interesse politico. 
Grande padronanza del dialogo persuasivo.
Insicurezza. 
Mancanza di fiducia nelle proprie doti.
Ne ha coscienza.
Nero. Istantaneo. Ancora.
Rosso. SSA. Positivo approccio. Lotta sincera e sentita. Confronto e paragone. No violenza. Approccio democratico dall'interno.
Arancione. Me. ...Interessante.

Aggiornamento 2027

G.A. ex Membri della Scuola.



Pagina 51